
Articolo di Fiorella Cerchiara
E' una garanzia che tutela il creditore e grava sulla casa: ovvero da la possibilità di far partire una procedura legale ed esecutiva qualora si verificasse un mancato pagamento. Deve essere registrata nei registri immobiliari della conservatoria del luogo dove si trova l'immobile e può riguardare beni mobili e immobili.
Può essere di tre tipi: legale, giudiziale e volontaria.
L'ipoteca legale si genera in autonomia in alcune situazioni previste dalla legge, come ad esempio la vendita di un immobile, a garanzia del pagamento dell'intero pezzo.
L'ipoteca giudiziale invece deriva da una sentenza del giudice che obbliga il debitore a risarcire il creditore.
Infine quella volontaria nasce da un accordo tra le parti, come ad esempio un mutuo stipulato con una banca.
Uno degli aspetti da considerare quando si acquista un immobile è la possibilità che esso sia già gravato da un'ipoteca.
E' quindi fondamentale, durante la compravendita, verificare la situazione giuridica dell'immobile. L'ipoteca dunque certifica l'esistenza di un diritto reale da parte del creditore, attribuendoli fondamentalmente sia il potere di avviare una procedura esecutiva e di espropriare il bene sul quale l'ipoteca è stata costruita (anche se nel frattempo fosse stato venduto ad altri), sia di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione. Ma la banca mantiene l'ipoteca sulla casa del debitore senza essere per forza doverla pignorare e metterla all'asta, se questi paga regolarmente le rate del mutuo.
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